Play with me!

Giochi con me? Vi ricordate quante volte, da genitori, avete ricevuto questa domanda? E quante volte, senza ricordarcene, lo avete chiesto voi stessi, quando eravamo bambini?
Spesso ce ne dimentichiamo che anche noi, un tempo, siamo stati piccoli, in cerca di attenzioni!
Ma viviamo quotidianamente con l’assillo di dimostrare che siamo i migliori in questo mondo dei grandi. Arranchiamo nell’incertezza di dover concludere mille progetti giorno dopo giorno. Spendiamo tempo in telefonate eterne, consultazioni internettiane, social network e qualsiasi altra cosa che possa per un istante colmare la noia del “non saper cosa fare“. Perché la solitudine è una brutta bestia! Siamo pronti a non annoiarci, per paura di stare troppo tempo con noi stessi.
Siamo sempre sotto attacco delle distrazioni quotidiane, dimenticandoci che la cosa più preziosa che c’è è il tempo. Perché scandisce l’attimo del nostro vivere! E, purtroppo, non torna indietro, ma ci si accorge solamente quando è troppo tardi.
Il tempo, quello che dedichiamo alle incertezze e che spesso priviamo ai nostri figli, liquidandoli con un semplice e banale “dopo“, se va bene, altrimenti “domani“.
Il tempo, quello che da genitori pensiamo di averne in abbondanza, per poi accorgerci da nonni che è passato tutto troppo in fretta e bastava semplicemente gestirlo meglio.
E allora sveglia, perché non è mai troppo tardi per accorgersene. Basta semplicemente volerlo e organizzarci meglio, togliendo il superfluo per dare spazio a quella magia che abbiamo conosciuto da bambini.
“Mi sono chiesto spesso, che cosa fosse il tempo” per poi scoprire che alla fine non ne abbiamo mai abbastanza!
Tempo, prezioso!